Pier Andrea Saccardo

Pier-Andrea-Saccardo_1845-1920Come recita lo statuto, l’Associazione Micologica Saccardo di Padova “si ispira alla personalità e all’opera del micologo padovano [di adozione] Pier Andrea Saccardo e della sua scuola, nella tradizione onorata dall’Istituto di Botanica”. Pier Andrea Saccardo nacque a Treviso il 23 Aprile 1845 e morì a Padova, all’età di 75 anni, l’11 febbraio del 1920. Nella prima parte della sua vita visse a Selva del Montello, una frazione di Volpago del Montello (TV). Nel 1867, superato il biennio di medicina, si laureò a pieni voti e con lode in filosofia (facoltà che allora comprendeva anche le scienze naturali) all’Università di Padova. Ancora studente cominciò a pubblicare memorie scientifiche su muschi e crittogame. Nel 1873 diede alle stampe il suo primo lavoro micologico “Micologiae Venetae Specimen” dando inizio ad una brillante carriera universitaria. Nel 1879 venne nominato ordinario di botanica e prefetto dell’Orto Botanico di Padova (incarico che tenne per 36 anni). Nello studio dei funghi, in brevissimo tempo, P.A. Saccardo divenne il punto di riferimento più importante della micologia italiana ed internazionale. Il lavoro che più lo impegnò e che gli diede fama e prestigio mondiali è la “Sylloge fungorum omnium hucusque cognitorum”, opera in 25 volumi (3 dei quali pubblicati postumi) per la quale venne definito “il Linneo dei funghi”. Vi vengono riportate ben 78.316 specie di funghi. La “Sylloge” fu l’unica opera scientifica italiana sequestrata durante la seconda guerra mondiale dal governo degli Stati Uniti che ne eseguì la ristampa integrale. Come nota Giacomo Lazzari nella sua “Storia della Micologia Italiana” (1973), P.A. Saccardo “fu uomo di vita austera, di semplicità quasi francescana, interamente dedito alla scienza ed alla famiglia. Profondamente religioso, privo di ambizioni ed invidie, rimase estraneo al mondo esterno, che non fosse quello scientifico. Rifiutò onori e cariche pubbliche che non si sentiva di assolvere degnamente senza che ne scapitassero i suoi studi”. La sua passione e i suoi insegnamenti contribuirono a formare professori universitari di fama nell’ambito della micologia e della crittogamologia come Berlese, De Toni, Spegazzini, Penzig e Trotter. In un’epoca molto feconda per la micologia ebbe rapporti con studiosi di ogni parte del mondo. Fra questi Giacomo Bresadola, parroco trentino, con cui per 40 anni intrattenne un rapporto epistolare, dapprima formale e poi di fraterna amicizia. Scrive ancora Lazzari, “La scuola micologica di Padova si identifica nel nome prestigioso di Pier Andrea Saccardo. La infaticabile opera e gli incomparabili risultati ottenuti da questo scienziato, attraverso il suo lavoro personale e quello dei discepoli formatisi alla sua scuola, hanno saputo spandere la più vivida luce su questo ramo della botanica, non solo in Italia, ma in tutto il mondo scientifico. […]Ai grandi meriti del Saccardo come micologo va anche aggiunto quello di essere stato un inestimabile maestro, creatore di una scuola che è il maggiore vanto della micologia italiana”. La città di Padova gli ha dedicato una via nelle vicinanze della Basilica di Sant’Antonio.

Testi consultati:
G. Lazzari (1973). Storia della Micologia Italiana. Arti Grafiche Saturnia, Trento.
Enciclopedia Italiana Treccani, voce “Saccardo, Pier Andrea”
AA.VV. (1982). Enciclopedia Multimediale. Rizzoli Larousse – R.C.S. Libri SpA – Milano
G. Zalin, G. Lazzari (a cura di) (1987). Carteggio Bresadola-Saccardo. Associazione Micologica Saccardo – Comune di Padova.
A. Gabrielli (a cura di) (2005). Su le orme della cultura forestale: i maestri. Accademia Italiana di scienze forestali. Firenze.